Il "Giornale diplomatico" sull'Assemblea Generale del SNDMAE
07 luglio 2021
SNDMAE: L'ASSEMBLEA ANNUALE
RICORDA AMB. ATTANASIO “Giornale diplomatico” Roma. 7 lug. 21 -
L'Assemblea annuale del SNDMAE, il sindacato rappresentativo dei diplomatici
italiani, si è aperta con un minuto di silenzio in memoria del socio Luca
Attanasio, il giovane ambasciatore barbaramente ucciso a febbraio in Congo
insieme al carabiniere Vittorio Iacovacci e all'autista Mustapha Milambo. Era
presente la vedova di Attanasio, che ha ringraziato il sindacato e le altre
associazioni del Ministero che hanno contribuito alla creazione di un apposito
fondo a favore delle figlie. Sempre nel quadro di una
maggiore attenzione delle persone che lavorano all'estero occorre rafforzare le
tutele sanitarie, alla luce delle gravi criticità emerse nel corso della
pandemia, mediante ad esempio assicurazioni interamente a carico del datore di
lavoro. Occorre inoltre "rimuovere quelle assurde penalizzazioni sul piano
contributivo che hanno pesantemente danneggiato coloro i quali hanno prestato
servizio nelle sedi disagiate a scapito di chi magari ha lavorato sempre a
Roma".
Successivamente è intervenuto il nuovo segretario generale della Farnesina,
amb. Ettore Francesco Sequi, che ha voluto ringraziare tutto il personale della
Farnesina "per il contributo reso, in circostanze difficilissime, durante
la pandemia, dimostrando ancora una volta professionalità, resilienza,
dedizione e spirito di servizio. Qualità che l'amministrazione si impegna a
valorizzare e sostenere nelle iniziative di modernizzazione dei prossimi
mesi".
Nel suo intervento, il presidente dell'assemblea, l'amb. Pasquale Ferrara,
direttore generale per gli Affari Politici ha sottolineato come la rete estera
abbia saputo far fronte alla pandemia, garantendo continuità di azione, in
primo luogo a sostegno delle comunità italiane. Egli ha poi delineato due
elementi centrali per il rilancio della proiezione internazionale dell'Italia:
"Occorre un'adesione senza riserve del Ministero al Next Generation UE, in
tutte le sue declinazioni ed in particolare per quanto attiene le due
transizioni, ecologica e digitale; una re-ingegnerizzazione radicale dei
processi interni, per accorciare le catene decisionali e accrescere il senso di
ownership di tutto il personale, ed in particolare i funzionari più
giovani", ha detto l'amb. Ferrara..
Per il presidente del SNDMAE, Francesco Saverio De Luigi, eletto per il suo
quinto mandato, occorre agire ora per il post-pandemia: "La Farnesina ha
retto durante la tempesta, ora è indispensabile investire sul Ministero e,
soprattutto, sulla rete diplomatico-consolare, per metterla al servizio del rilancio
del Paese, dalle esportazioni al turismo, nell'ambito anche del PNRR". Due
elementi sono essenziali in questa dinamica: il funzionamento della rete estera
nei suoi vari aspetti e un adattamento dei processi organizzativi con anche una
maggiore attenzione al tema della formazione.
Quanto alla rete estera, "occorre investire risorse per modernizzarla sul
piano delle infrastrutture, in primo luogo quelle telematiche e della connessa
sicurezza, nonché per liberarla dal peso di incombenze amministrative eccessive,
che potrebbero essere, da un lato semplificate e, dall'altro, trasferite dalla
periferia al centro".
Sul tema della formazione – dedicata e concretamente tesa ad acquisire la
necessaria padronanza anche di lingue difficili prima dell'assegnazione
all'estero - il SNDMAE chiede una speciale attenzione nell'ambito pure del
rinnovo dell'accordo di categoria per il triennio 2019-21, accordo di grande
importanza anche per le implicazioni previdenziali, per giungere a modalità di
formazione da tempo in uso in altri Stati europei.
Il presidente De Luigi ha altresì ricordato la bassa percentuale di colleghe -
soltanto del 23% - presenti nella carriera diplomatica, fatto ingiustificato e
dovuto al basso tasso di superamento del concorso da parte delle candidate
anche negli anni più recenti, questione che dovrà essere necessariamente
affrontata pure mediante una adeguata sensibilizzazione presso le università.
La vice presidente Ambra Franceschetti, formata alla Statale di Milano ed
entrata in carriera nel dicembre 2019, dopo aver evocato le gravi prospettive
di scorrimenti di carriera per i più giovani, ha richiamato le potenzialità
emerse dall'utilizzo del lavoro agile, strumento che non deve essere limitato
solamente al contesto emergenziale e per il quale è necessaria un'attenta
regolamentazione, che permetta di definire diritti e doveri del dipendente e
del datore del lavoro. Ciò andrà tenuto presente anche in occasione del rinnovo
dell'Accordo di categoria per il triennio in corso 2019-2021.