ACCADDE OGGI
Così all'Ambasciata italiana salvammo i dissidenti in fuga
La Stampa
10 settembre 2013
Quarant'anni
fa il golpe militare di Pinochet chiudeva nel sangue l'esperienza del governo democratico
di Allende e dava inizio a un'altra tragedia, quella delle stragi degli
oppositori del regime cileno e dei desaparecidos. L'Ambasciata d'Italia accolse presso la Residenza in
quelle drammatiche settimane decine di "asilados", aiutandoli a
lasciare il Paese. Testimone diretto, visto che allora rivestiva funzioni di segretario
commerciale a Santiago, l'Ambasciatore Roberto Toscano ha scritto per il
quotidiano "La Stampa" un ricordo personale di quei drammatici eventi,
dal titolo: "Così all'ambasciata italiana
salvammo i dissidenti in fuga". Per chi volesse approfondire la vicenda, segnaliamo
anche il libro dell'allora Capo missione a Santiago, l'incaricato d'affari
Tomaso De Vergottini: "Cile: diario di un diplomatico (1973-75)",
(ed. Kone, 2000), edizione italiana del suo libro di memorie scritto in lingua
spagnola, che reca come titolo l'indirizzo della Residenza dell'Ambasciata
d'Italia: "Miguel Claro 1359".