COMUNICATO STAMPA
15 marzo 2017
COMUNICATO STAMPA Gli Ambasciatori che servono
l’Italia all’estero rappresentano la Repubblica e tutte le istituzioni del
Paese, non semplicemente il Governo. Le funzioni di rappresentanza dell’Italia
che essi svolgono sono il frutto di una lunga esperienza professionale ed il
mandato che esercitano non può dipendere dal cambio di maggioranza politica nei
Paesi di accreditamento. Il SNDMAE, sindacato
rappresentativo della carriera diplomatica italiana, ha letto con una certa
sorpresa le ricostruzioni giornalistiche che vorrebbero l’Ambasciatore
Varricchio in procinto di essere sostituito alla sede di Washington, perché
“sgradito a Trump”, in virtù di una sua presunta eccessiva vicinanza al partito
democratico della “candidata sconfitta Hillary Clinton”. Il SNDMAE respinge la logica
intrinseca a tali ricostruzioni di una assoluta dipendenza dalla politica, che
svilisce la funzione diplomatica. Essa è altresì un servizio speso
nell’interesse supremo del Paese, frutto di un bagaglio di conoscenze e di varie specializzazioni sul piano geografico e
settoriale, che non si può improvvisare, acquisito dai nostri Diplomatici e dai
nostri Ambasciatori in lunghi anni di carriera, spesso a costo di gravi
sacrifici personali e familiari. Allo stesso tempo, il
sindacato maggioritario della carriera diplomatica respinge la sola ipotesi di
nomine di “Ambasciatori politici”, riservandosi ogni consentita azione a tutela
degli interessi del gruppo professionale. Così come non sarebbe opportuno
attribuire il comando di un contingente militare all’estero ad un civile o ad
un uomo politico, così sarebbe fuori luogo attribuire la conduzione di una
missione diplomatica all’estero ad un non diplomatico. Si tratterebbe di una
contraddizione che svilirebbe il senso di una professione fondamentale
per lo Stato italiano e per la sicurezza dei suoi cittadini. Roma, 16 marzo 2017