COMUNICATO STAMPA DEL SNDMAE SUL CASO MANCINI
14 marzo 2013
Il
SNDMAE - sindacato più rappresentativo dei diplomatici italiani –
esprime la sua piena solidarietà all’Ambasciatore d’Italia in India, Daniele
Mancini. La presa di posizione delle Autorità indiane, volta a limitare le sue
possibilità di movimento contrasta palesemente con quanto stabilito dagli
articoli 29, 31, 44 della Convenzione di Vienna sulle Relazioni Diplomatiche,
ratificata dall’India in data 14 novembre 1965. Non a caso
il citato articolo 44 della predetta Convenzione stabilisce che “anche in caso
di conflitto armato” lo Stato di accreditamento debba agevolare l’agente
diplomatico che intenda lasciarne il territorio. Tale
previsione, come tutte le immunità diplomatiche, ha la funzione di evitare che
gli agenti diplomatici vengano ritenuti personalmente responsabili delle azioni
dei rispettivi governi e che siano magari presi in ostaggio nell’adempimento
del proprio dovere, come sta accadendo all’Ambasciatore Mancini. La funzione
diplomatica comporta spesso rischi e disagi. Ogni diplomatico ne è ben
cosciente quando sceglie di servire il proprio Paese all’estero. Ammettere,
tuttavia, che lo Stato di accreditamento possa addirittura limitare la libertà
personale dell’Ambasciatore significa minare alla radice uno dei principi
fondamentali delle relazioni tra gli Stati e compromettere seriamente la
funzione diplomatica in generale. Il SNDMAE si
aspetta, pertanto, che la questione venga risolta nel pieno rispetto del
diritto internazionale. Roma, 15 marzo
2013